IL CAMPO

Creato nel marzo del 1933, Dachau fu il primo campo di concentramento istituito dal governo Nazional Socialista(Nazista). Heinrich Himmler, in qualità di capo della polizia di Monaco, descrisse ufficialmente Dachau come "il primo campo di concentramento per prigionieri politici"; esso venne costruito sui terreni di una fabbrica di munizioni abbandonata, vicino alla parte nordorientale della città di Dachau, circa 10 miglia a nordovest di Monaco, nella Germania meridionale.
Durante il primo anno di operatività, nel campo vennero rinchiusi circa 4.800 prigionieri. Inizialmente i detenuti consistettero principalmente di cittadini tedeschi: comunisti, social democratici, sindacalisti e altri oppositori politici del regime nazista. Più avanti, anche altre categorie di persone cominciarono a essere internate a Dachau, come i Testimoni di Geova, i Rom (Zingari), gli omosessuali, persone ritenute "asociali" e i criminali recidivi. Nel corso dei primi anni, solo un numero relativamente piccolo di Ebrei venne imprigionato a Dachau e anche allora generalmente perché appartenevano a una delle precedenti categorie, oppure perché erano stati condannati per aver violato le Leggi di Norimberga del 1935.
All'inizio del 1937, le SS, iniziarono la costruzione di un grande complesso di edifici nell'area che ospitava il campo originario, utilizzando il lavoro dei prigionieri per portarla a termine. Il progetto iniziò con la demolizione della vecchia fabbrica di munizioni e fin da quel primo momento i detenuti furono obbligati a lavorare in condizioni terribili. La costruzione venne ufficialmente completata a metà agosto del 1938; il campo rimase poi essenzialmente immutato fino al 1945 e funzionò per l'intero periodo del Terzo Reich.
Con l'incrementarsi della persecuzione degli Ebrei, anche a Dachau crebbe il numero di prigionieri appartenenti alla popolazione ebraica; in particolare, il 10 e 11 novembre 1938, subito dopo la Notte dei Cristalli, più di 10,000 Ebrei, tutti uomini, vennero internati nel campo di Dachau. La maggior parte di loro fu rilasciata dopo un periodo di prigionia che variò da alcune settimane ad alcuni mesi, molti dopo aver potuto dimostrare di avere iniziato le procedure per emigrare dalla Germania.
Il campo di Dachau venne anche usato come centro di addestramento per le guardie delle SS da assegnare, poi, agli altri campi di concentramento; di conseguenza, l'organizzazione e la routine di Dachau costituirono il modello seguito da tutti gli altri campi creati dai Nazisti. Il campo era suddiviso in due sezioni: l'area che ospitava il campo di concentramento vero e proprio e l'area dove si trovavano i crematori. La zona centrale del campo consisteva di 32 baracche, inclusa una per i rappresentanti del clero che erano stati imprigionati per essersi opposti al regime nazista e una riservata agli esperimenti medici. L'amministrazione del campo era situata nell'edificio del corpo di guardia, vicino all'entrata principale. In quella parte del campo c'era anche un certo numero di edifici di supporto che ospitavano le cucine, la lavanderia, le docce, i laboratori e anche una prigione (chiamata il Bunker). Il cortile tra la prigione e la cucina centrale era usato per le esecuzioni sommarie dei prigionieri. Un reticolato di filo spinato elettrificato, un fossato e un muro con sette torrette di guardia circondavano il campo. Nel 1942 venne realizzata l'area con i crematori, vicino al campo principale, che includeva il vecchio e il nuovo crematorio (Baracca Dieci)con annessa una camera a gas. Non esiste alcuna prova credibile che la camera a gas della baracca Dieci sia mai stata usata per assassinare esseri umani. Di sicuro, invece, si sa che i prigionieri venivano sottoposti alla "selezione" e quelli giudicati troppo malati o troppo deboli per continuare a lavorare venivano mandati nel centro cosiddetto per "l'eutanasia" di Hartheim, in realtà un centro di sterminio vicino a Linz, in Austria. Diverse migliaia di prigionieri di Dachau vennero uccisi a Hartheim. Inoltre, per uccidere i prigionieri le SS usavano il poligono di tiro e il patibolo che si trovavano nell'area dei crematori.
A Dachau, così come in altri campi creati dai Nazisti, i medici tedeschi eseguirono esperimenti sui prigionieri, ad esempio quelli sull'altitudine - per i quali venne utilizzata una camera di decompressione - quelli sulla malaria e sulla tubercolosi, e quelli sull'ipotermia e sugli effetti di nuovi farmaci. I prigionieri vennero anche obbligati a sperimentare metodi per rendere potabile l'acqua salata e altri per fermare le emorragie. Tra i risultati di quei test vi furono la morte e la menomazione permanente di centinaia di prigionieri.
I detenuti di Dachau vennero anche impiegati nel lavoro forzato. In un primo tempo, essi vennero utilizzati nelle attività necessarie al funzionamento del campo, così come in vari progetti di costruzione e in piccole industrie artigiane create all'interno del campo stesso. I prigionieri costruirono strade, lavorarono nelle cave di ghiaia e bonificarono terreni paludosi. Man mano che la guerra proseguiva, però, il lavoro forzato fornito dai prigionieri dei campi di concentramento diventò sempre più importante per la produzione degli armamenti necessari all'esercito tedesco.

I SOTTOCAMPI DI DACHAU
Durante l'estate e l'autunno del 1944, per aumentare la produzione bellica, vennero creati dei sottocampi vicino alle fabbriche di armamenti, in tutta la Germania meridionale, sotto l'amministrazione del complesso di Dachau. Soltanto nei pressi di Dachau stesso c'erano 30 grandi campi satellite in cui più di 30.000 prigionieri furono impiegati quasi esclusivamente nella produzione di materiale bellico. Migliaia di loro morirono per le condizioni disumane in cui furono costretti a lavorare.

LA LIBERAZIONE DI DACHAU
All'avanzare delle forze alleate verso la Germania, i Tedeschi cominciarono a svuotare i campi di concentramento che si trovavano vicino al fronte, per impedire la liberazione dei prigionieri. Da quel momento, i trasporti dai campi che erano stati evacuati cominciarono ad arrivare quasi incessantemente a Dachau, causando un drammatico deterioramento delle condizioni di vita al suo interno. Dopo giorni di viaggio, con poco o niente cibo e acqua, i prigionieri arrivavano esausti, spesso ormai prossimi alla morte. Le epidemie di tifo diventarono un problema molto serio, dovuto al sovraffollamento, alle cattive condizioni sanitarie, ai rifornimenti insufficienti e allo stato di debolezza dei prigionieri.
Il 26 aprile 1945, all'avvicinarsi delle forze americane, c'erano ancora 67.665 prigionieri registrati a Dachau e nei suoi sottocampi; più della metà si trovava nel campo principale. Inoltre, 43.350 erano classificati come prigionieri politici, mentre 22.100 erano Ebrei e il resto apparteneva ad altre categorie. Quel giorno, i Tedeschi costrinsero più di 7.000 prigionieri, per la maggior parte Ebrei, a una marcia forzata che da Dachau li avrebbe portati molto più a sud, a Tegernsee. Durante quella marcia, i Tedeschi uccisero chiunque non fosse più in grado di proseguire; molti altri morirono per la fame, il freddo e la fatica. Il 29 aprile 1945,le forze americane liberarono Dachau. Mentre si avvicinavano al campo, trovarono più di 30 vagoni ferroviari carichi di cadaveri di prigionieri, tutti in avanzato stato di decomposizione. All'inizio di maggio del 1945, gli Americani liberarono anche i prigionieri che erano stati costretti a unirsi alla marcia della morte.
Il numero di prigionieri incarcerati a Dachau tra il 1933 e il 1945 superò i 180.000. Il numero di coloro che morirono nel campo principale e nei campi ausiliari, tra il gennaio del 1940 e il maggio 1945, fu di almeno 28.000, ai quali bisogna aggiungere, naturalmente, quelli che morirono tra il 1933 e il 1939 e quelli che non furono mai registrati. E' improbabile che il numero totale dei morti di Dachau possa mai venir calcolato esattamente.

DACHAU 1933-1945

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