Si chiama “Giovanni Palatucci e il suo tempo” ed è l’omaggio filatelico al giovane irpino morto a trentasei anni nel lager di Dachau, che si prodigò per salvare migliaia di ebrei destinati ai campi di sterminio nazista.
Esce a marzo il volume a cura di Ferruccio Lust (esule fiumano) del circolo filatelico di Chiavari (Genova) e Michele Aiello, presidente del Comitato Giovanni Palatucci di Campagna (Ed.Comitato Giovanni Palatucci pagg. 154, prezzo 15€)
L’opera racconta la storia di Palatucci attraverso francobolli commemorativi, cartoline postali, affrancature particolari, sigilli, timbri e date, fotografie ed illustrazioni, lettere d’archivio.
Il catalogo parte, in prima battuta, con la terra di Giovanni (Montella in provincia di Avellino), la chiesa ed il convento di San Francesco a Folloni, le origini, l’infanzia e gli studi del giovane Palatucci.
Il libro, poi, affronta gli argomenti della rinuncia alla carriera forense, l’ingresso nella Pubblica Sicurezza e il trasferimento alla Questura di Fiume (con le sue cinque giornate).
Sono tanti i temi trattati in questo libro: dalle vergognose leggi razziali ai totalitarismi xenofobi per raccontare la storia di quello che da tanti viene definito lo Schindel italiano.
Il volume ha anche una funzione altamente pedagogica per le future generazioni.
Un testo quindi che serve a ricordare la storia del vicecomissario Giovanni Palatucci che durante il fascismo fu assegnato all’ufficio stranieri della Questura di Fiume.
Durante il suo lavoro rischia la propria vita per salvare da morte sicura moltissimi ebrei, fornendo permessi speciali, attuando azioni di depistaggio e favorendo la fuga all’estero.
Il giovane commissario, attraverso una fitta rete di aiuti e con il supporto dello zio Monsignor Giuseppe Maria Palatucci, il Vescovo di Campagna, riesce a salvare migliaia di profughi dai campi di concentramento.
Palatucci viene “scoperto” e poi deportato nel campo di sterminio di Dachau con numero di matricola 117826, compiendo il suo olocausto a soli 36 anni.
Un esempio positivo di cui, oltre che nel libro, si trovano tracce nel museo regionale della memoria e della pace “Giovanni Palatucci” , unico museo della memoria in Campania, istituito nel 2008 per raccontare “una storia diversa” riconducibile a temi di grande attualità, come: la Shoah, il dialogo interreligioso, la tolleranza, la pace e la fratellanza tra i popoli.
Il museo si trova nel convento domenicano di San Bartolomeo e oggi, nella mostra permanente allestita all’interno dell’edificio, è possibile ripercorrere la vita di Giovanni Palatucci e di un’epoca drammatica sottoposta alle disposizioni del governo fascista che individuavano campi di internamento.
Link articolo: http://www.napoliclick.it/portal/libri/10165-giovanni-palatucci-raccontato-attraverso-la-filatelia.html
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