ANPS: Convegno Palazzo di Città Campagna
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Oliveto Citra dedica una piazza a Giovanni Palatucci
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Padre Luigi Casillo, dei Frati Minori Conventuali, oggi novantaduenne, è stato, dal 1956 al 1961, l’ultimo segretario personale di mons. Giuseppe Maria Palatucci, e mancava da Campagna da 58 anni. E’ ritornato nella cittadina campana accompagnato dal sacerdote don Michele Di Martino, il quale sta redigendo una minuziosa tesi di laurea proprio su mons. Palatucci (vescovo di Campagna dal 16 gennaio 1938 fino alla sua dipartita avvenuta il 31 marzo 1961), con ricerche approfondite presso l’archivio dei Frati Conventuali di San Lorenzo Maggiore, a Napoli, dov’è custodito un voluminoso carteggio di mons. Palatucci in favore degli ebrei internati a Campagna durante l’ultimo conflitto mondiale. Tra la corrispondenza con le autorità civili risulta anche quella con l’allora (1940/43) Capo della Polizia, Prefetto Carmine Senise, e quella con il Questore Epifanio Pennetta, Direttore degli Affari Generali e Riservati del Ministero Dell’Interno. Tra l’altro, il frate ha reso anche un’importante testimonianza in merito all’attività del presule in favore degli ebrei, raccolta da don Di Martino per il suo lavoro di ricerca.

Ma la visita di padre Casillo ha avuto anche un’altra motivazione: il 25 aprile u.s., il presidente del Comitato Palatucci, Michele Aiello, ha festeggiato i suoi 25 anni di matrimonio, e la data ha coinciso con il 127° anniversario della nascita di mons. Palatucci. Incessante è stata l’opera del presidente in favore del Comitato, da lui fondato circa 18 anni fa, e per la causa di Giovanni Palatucci. Sarebbe lungo elencarne i tanti servigi resi, ma riportiamo le sue consulenze per 30 tesi di laurea, l’incontro con centinaia di scuole, l’intensissimo e stretto rapporto con ebrei di tutto il mondo e con Comunità Ebraiche italiane e straniere, e la collaborazione, tuttora in corso, con l’Harding University di Firenze e con la Duquense University di Roma. Una lunga e continua attività, a favore della storia, della cultura, dei giovani, della verità sul poliziotto Giusto. La Santa Messa per la gioiosa ricorrenza è stata celebrata proprio da padre Casillo, giunto per l’occasione, e da don Carlo Magna, parroco della concattedrale di Campagna. Durante la cerimonia, è stata consegnata al frate francescano una medaglia ricordo raffigurante mons. Palatucci, fatta coniare appositamente dal Comitato Palatucci in occasione del 125° anniversario della nascita del vescovo. Lietissimamente, il G.RI.S.S.A.R. porge gli auguri più fervidi a Michele Aiello e alla sua gentile signora per un lungo periodo di vita insieme.

Riflessioni sulla vita di Giovanni Palatucci

Fortemente voluto dal presidente del Comitato Giovanni Palatucci di Campagna, Michele Aiello, esce un testo bilingue sulla figura del poliziotto Giusto, che ne delinea in maniera tenue ed eccelsa la voce interiore, piuttosto che la storia, il connaturale bisogno di ascoltare domande e difendere destini, senza nulla chiedere, se non “personali responsabilità e sacrifici”. In esclusiva per il GRISSAR ve ne riportiamo la versione integrale.

Giovanni Palatucci ancora ricordato in una cerimonia ufficiale tra Comunità Ebraica e Polizia di Stato: un becero revisionismo storico, partito da un malaugurato convegno a New York, qualche tempo fa aveva gettato ignominiosamente dubbi e ombre sull’eroe, ora è giustizia per un Giusto

“Dobbiamo avere cura della memoria affinché quei momenti possano rimanere dentro di noi. Non dobbiamo essere indifferenti di fronte a certi comportamenti sbagliati e dobbiamo fare in modo che non accadano mai più”. Così il capo della Polizia Franco Gabrielli, intervenendo ieri alla Scuola superiore di Polizia in occasione della cerimonia commemorativa “La speranza sopravvive all’odio e ai campi di concentramento”.
Accanto a Gabrielli, nel momento di raccoglimento che ha aperto la cerimonia, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, la Presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, il responsabile operativo per la sicurezza delle comunità ebraiche italiane Gianni Zarfati, il prefetto Filippo Dispenza, il direttore della Scuola superiore di Polizia Annamaria Di Paolo e il cappellano don Pino Cangiano.
“La giornata di oggi – ha sottolineato Di Segni, che è intervenuta assieme a Gabrielli al termine dell’iniziativa – è un’emozionante opportunità di incontro nella quale riflettere su questi fenomeni: imperi, potenze, popoli, pianificazione dei uno sterminio, legislazione mirata e risposta dei singoli. Di cittadini e di chi ricopre cariche istituzionali e di servizio. Questa la riflessione che si rinnova oggi in questa sala nel nome di Giovanni Palatucci, questore di Fiume proclamato Giusto tra le Nazioni per l’assistenza offerta agli ebrei perseguitati, e di tutti coloro che, indossando la divisa, scrissero pagine di coraggio memorabili nell’ora più buia d’Italia e d’Europa”.
La commemorazione ha avuto inizio con la lettura di una testimonianza di Viktor Frankl scrittore e psicologo sopravvissuto ai campi di concentramento a cui sono seguite altre letture di altrettante testimonianze di chi ha vissuto la prigionia: “Fossa comune” di Franc Dermastja-Som, “Lucidità” di Michel Jacques, “Fuori io vedo” di Josef Schneeweiss e un brano tratto dal Diario di Anna Frank.
Ad essere eseguiti dalla banda musicale della Polizia e interpretati dal maestro Josef Articoli brani come “La vita è bella” di Nicola Piovani, “Sham Yisrael” di Sarit Hadad, “Mashiach” di M. Laufer & N. Ben David di Sarit Hadad e “Shir Ammaalot Beshuv”. Numerosi gli studenti in sala.

Link articolo: http://grissar.simplesite.com/439080068

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